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Palermo,
capitale della Sicilia, è un gioiello ricco di storia. Le dimensioni
della periferia di Palermo fanno di questa metropoli siciliana la città
più grande della Sicilia (più di800.000 abitanti), etra le più popolate
e culturalmente ricche del Mediterraneo.
Essendo una città tanto variopinta, Palermo ha un tracciato poco
regolare, con strade strette, persino le più importanti. Se a questo
uniamo la distanza tra i suoi principali monumenti, è consigliabile
visitare Palermo zona a zona.
Gli itinerari o rotte possono esporsi per epoche, stili o semplicemente
per prossimità geografica. È conveniente girare e scoprire Palermo
attraverso le sorprese che procura ciascun angolo che si apre a tesori
anche poco nominati nelle guide.
La cosa certa è che le vestigia dei differenti conquistatori
della città sono tanto varie che permettono la convivenza tra la Moschea
arabo-normanna diSan Giovanni degli Eremiti, la geniale cattedrale, la
cappella palatina del Palazzo Normannoe la piazza di Quattro Canti dove
convergono le due vie principali della città, Vittorio Emanuele e Via
Maqueda.
Scendendo verso il mare, sia da Monreale che dall'uscita
dell'autostrada, accediamo a Palermo attraverso la Via Calatafami, il
viale che ci dà un'idea del volume della città. Ai lati, vi sono due
viste tanto contrapposte quanto attraenti. Da una parte le Catacombe dei
Cappuccini nel Monastero omonimo, famose per i corpi imbalsamati che
mostrano mummie "imbalsamate" di defunti grazie alle rupestri ma
efficaci tecniche di conservazione. Dall’altrala Zisa, palazzo normanno
di architettura araba recentemente restaurato che fula residenza dei re
normanni che da Palermo governavano tutta la Sicilia.
Seguendo viaCalatafamiarriviamo a Corso Porta Nuova, vicino al Palazzo
dei Normanni, costruita nel 1460 per aprire l'arteria principale di
Palermo, Via Vittorio Emanuele. Su techamencoperto con tegole èsenza
dubbi una riforma di stile manierista del 1535, promosso dal viceré
Colonna per celebrare l'ingresso trionfale dell'imperatore Carlo V, dopo
la vittoria in Tunisia. Nella restaurazione nel 1696,per rappezzare le
devastazioni del terremoto,si aggiunsero i 4 Mori. Più in basso
incontriamo Villa Bonanno, il Palazzo Scafani del 1330 (oggi sede del
Comando Militare)e a destra l'Ospedale e la caserma di San Giacomo.
Proseguendo a destra troviamo la Piazza della Cattedrale. La
cattedrale, pur essendo stata continuamente rimaneggiata, non ha perso
la sua maestosità. Fu basilica paleocristiana, moschea araba e chiesa
cristiana dei Normanni. Collegata da due archi al campanile, offre una
bella foto panoramica.
Senza perdere il filo di Arianna di Via Vittorio Emanuelesi
arriva ai Quattro Canti (Piazza Vigliena). Tagliata da via Maqueda, Via
Vittorio Emanuele si apre ad uno spazio armonioso, dove quattro facciate
concave di edifici del XVIII secolo, articolano in tre ordini le statue
delle quattro stagioni, dei re spagnoli e le quattro sante palermitanedi
ogni distretto.
Di notte è fondamentale vederePiazza Pretoria, tra Palazzo Senatorio,
attuale sede del Municipio, e la magnifica Chiesa di Santa Caterina. I
giovani di Palermo si riuniscono intorno alla fontana Pretoria nel
centro della piazza.
Uscendo da piazza Pretoria si arriva a Piazza Bellini circondata
dal Teatro Antic, oggi pizzeria, e la bella chiesa normanna La Martorana,
oltre alla Chiesa di San Cataldo.
Attraverso Via Vittorio Emanuele, tra vicolitroviamo l’affascinante
mercato della Vucchiria. Il suo nome deriva dal francese boucherie, cioè
carneficina. Si è sviluppato a partire dai secoli X-XII intorno alla
piazza Caracciolo e a via Argenteria. Bancarelle di frutta, pesce cotto,
carne, formaggi, spezie, occasioni, ecc .. acquistano un'aura magica
quando cala la notte e le bancarelle mettono le loro lampadine enormi
che si riflettono nelle loro tende rosse. La miscela di profumi e colori
è indescrivibile e indimenticabile.
Con tranquillità si può anche curiosare nel Museo Internazionale delle
Marionette, con mostre di burattini provenienti da tutto il mondo,
mettendo in evidenza i pupi siciliani.
L'offerta culturale della capitale della Sicilia si arricchisce
con il Politeama prima dell’eterna ristrutturazione del Teatro Massimo
del XIX secolo. Il Museo Archeologico di Palermo raccoglie pezzi di
tutti i tipi, concentrandosi sui resti rinvenuti negli scavi in tutta
l'isola.
Dominando a distanza si alza il Monte Pellegrino e ai suoi piedi il
Parco della Favorita.Proseguendo troviamo la cala e la spiaggia di
Mondello dove i palermitani annegano il calore dell'estate in bagni
quotidiani e nelle feste e drink serali.
A 11 chilometri da Palermo incontriamo Monreale,posto
imprescindibile da visitare. Il suo monastero benedettino, con la sua
magnifica cattedrale e il suo chiostro, sono il culmine dell'arte
arabo-normanna in Sicilia. D'altra parte, un’altra delle visite
imperdibili è la Villa Palagonia a Bagheria, un pittoresco palazzo
barocco pieno di figure grottesche che un famoso siciliano nobile creò
nel XVIII secolo.
Un modo per non perdere nessun importante monumento a Palermo
sono i percorsi proposti dal bus turistico della città.
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