La Provincia di
Enna è una provincia della Sicilia di oltre 177 mila abitanti,
con capoluogo la città di Enna. Situata nel centro dell'isola, è
l'unica provincia siciliana a non avere sbocchi sul mare;
confina a nord con la Provincia di Messina, ad ovest con le
Province di Palermo e Caltanissetta, ad est con la Provincia di
Catania, a sud ancora con Caltanissetta e Catania.
Turismo a Enna
Siti archeologici
La Villa Romana del Casale
La Villa Romana del Casale, inserita nel 1997 dall'UNESCO tra i
patrimoni dell'umanità per la sua unicità e rilevanza
architettonica e artistica, è una villa imperiale tardo-romana
portata alla luce in una serie di scavi succedutisi dalla ultima
metà dell'Ottocento e ancora in corso, nei pressi di Piazza
Armerina, non lontano da Enna. La Villa è celebre nel mondo per
i suoi mosaici, che, occupando oltre 3000 mq di superficie,
rappresentano la maggiore testimonianza d'arte musiva romana che
si abbia ai nostri giorni. Il complesso monumentale è diviso in
quattro grandi aree: l'ingresso coi resti dell'arco trionfale a
tre arcate e cortile a ferro di cavallo; il vasto corpo
centrale, che ruota attorno al peristilio dotato di vasca
monumentale; il peristilio minore e i vani circostanti, ed
infine il complesso termale, che riceveva acqua da un apposito
èacquedotto. Tra i capolavori più noti, i mosaici degli Eroti
Pescatori, della Piccola Caccia, quelli figuranti nell'immenso
Corridoio della Grande Caccia e nella Basilica, di Ulisse che
vince Polifemo, il Combattimento tra Eros e Pan, e quelli,
diventati un cult, delle Ragazze in Bikini, della Lotta tra
Ercole e i Giganti e i mosaici del Circo Massimo di Roma. Sono
oltre 5000.000 i turisti, provenienti da tutto il mondo, che
visitano annualmente la Villa, per il cui completo restauro sono
già stati stanziati da Provincia e Regione oltre 20 milioni di
euro.
Morgantina, il villaggio ellenizzato
Importante sito archeologico è inoltre l'antica città di
Morgantina (III secolo a.C.), nel comune di Aidone, a 14 km da
Piazza Armerina, con il teatro antico recentemente rivalutato e
reso oggetto di manifestazioni e spettacoli. Da qui provengono
la Venere di Morgantina, attualmente nel Paul Getty Museum di
Los Angeles, in California, un tesoro ("Tesoro di Morgantina"),
costituito da 15 pezzi d'argento, e il vaso di Eufronio, di cui
sono in corso le trattative per la restituzione. Altri reperti
sono custoditi nel "Museo archeologico di Aidone". Morgantina,
uno dei siti archeologici meglio preservatisi della Sicilia,
svela nelle sue pietre millenarie, venute alla luce da pochi
decenni nei pressi di Aidone, a sud di Enna, oltre mille anni di
storia, dalla sua fondazione come villaggio indigeno alla sua
distruzione, passando per l'epoca di massimo splendore,
raggiunta nel III sec. a.C. con l'ellenizzazione. a quei tempi,
lo sparuto villaggio fiorì e assurse al ruolo di uno dei più
potenti centri della Sicilia interna. Oggi, tra gli scavi
tuttora in corso, spiccano il Teatro Greco restaurato e
funzionante in estate, l'Ekklesiasterion, la Cittadella coi
mosaici greci.
Musei
Sono presenti diversi musei, tra i quali Il Museo Alessi e il
Museo Archeologico di Enna, quelli di Centuripe e Aidone, gli
etnoantropologici di Nissoria, Villarosa, Villapriolo. A questi
si aggiunge ancora la casa del pittore Elio Romano ad Assoro. Va
ricordato che il Museo Alessi di Enna custodisce migliaia di
monete antiche e il "Tesoro del Duomo" con collezioni di oggetti
d'oro di grande valore. Inoltre il patrimonio naturale è
protetto da sei Riserve Naturali e da parte del Parco Regionale
Naturale dei Nebrodi. Nel 2009 vi sorgerà il Parco divertimenti
più grande d'Europa, il Parco Tematico di Regalbuto, sulle rive
del lago Pozzillo.
Castelli
Enna, che sin da quando, tremila anni fa, fu fondata dai Sicani
svolge un ruolo di imprendibile roccaforte militare, è sempre
stata la "capitale" delle fortezze: torri, fortificazioni ed
imprendibili castelli ne punteggiarono il panorama urbano per
millenni. Oggi, l'Urbs Inexpugnabilis, l'imprendibile Castrum
Haennea, l'Ombelicus Siciliae per dirla breve, possiede due
magnifici testimoni di questo passato militare: il Castello di
Lombardia e la Torre di Federico II. Queste due cittadelle
fortificate, infatti, resistono ancora al mutare dei tempi, e a
differenza di numerose torri d'avvistamento, che nell'età
barocca furono trasformate in campanili per le nuove chiese,
essi mntengono inalterato il ruolo di vedette e sentinelle dalle
cui pietre dipese per secoli la salvezza della Sicilia. Il
Castello di lombardia, infatti, è un esempio impareggiabile
d'imponenza: sorge sullo sperone più elevato della città, donde
domina sterminate distese collinari, e si erge senza tempo nei
suoi muraglioni arabi, che cingono a loro volta cortili sicani
costellati, un tempo, da ben 20 torri sveve (oggi 6), tra cui,
maestosa, spicca certamente la Pisana (o delle Aquile). Stessa
imponenza ha la Torre di Federico, anch'essa trascorsa residenza
reale, e collegata alla Cittadella di Lombardia da un
sottopassaggio oggi chiuso per motivi di sicurezza, ma un tempo
segreto rifugio per resistere a ogni, fallito assedio che si
fosse provato contro Castrogiovanni l'imprendibile.
Riserve
naturali
La Provincia di
Enna è ricca di boschi e riserve naturali: la Riserva Naturale
Speciale Lago di Pergusa, lo spettacolare ingrottamento lavico
del Simeto, il bosco di Rossomanno (i cui sentieri saranno
presto ritracciati), il monte Altesina, il parco attrezzato
della Ronza a Piazza Armerina, la montagna di Mezzo, che ospita
specie in via d'estinzione, ed altre.
Miti e
leggende
Enna e la sua
provincia sono da sempre state palcoscenico del mito. A partire
da quello celeberrimo cantato dai più grandi scrittori classici
del Ratto di Proserpina, che spiega l'origine delle stagioni.
Mentre, secondo quanto narra uno dei più famosi miti greci, la
bella fanciulla Proserpina, Persefone o Kore, figlia di Cerere -
dea delle messi adorata ad Enna e in tutto il mondo pagano -
coglieva i fiori in riva al Lago di Pergusa, Plutone, re
dell'Ade, vedendola se ne innamora ed emerge da una grotta
rapendola e trascinandola con sé nell'oltretomba. Cerere,
nonostante sia anch'ella una dea dell'Olimpo, dovette faticare
ed interpellare perfino Zeus affinché il re degli inferi non si
persuadesse a trattare. L'accordo tra Giove e Plutone stabilì
che Proserpina potesse tornare sulla terra con sua madre per 6
mesi l'anno, e con la sua venuta i campi fiorivano e sbocciava
la primavera, mentre al termine dell'estate il mondo tornava nel
lungo letargo della cattiva stagione.Un mito, quello del Ratto,
cui la provincia di Enna deve la sua stessa esistenza, ragion
per cui ad esso e e alle divinità che ne sono coinvolte la città
ha dedicato, fino al XXI sec., la sua università Kore, sale
pubbliche, auditorium. In sua memoria, la Rocca di Cerere,
sottostante il Castello di Lombardia, dove fino al 1000 d.C. vi
erano le vestigia del grandioso tempio di Cerere, con le
magnifiche statue trafugate dal governatore romano Verre, che fu
denunciato da Cicerone in persona e processato. Altri miti cui
la Terra del Mito per eccellenza è legata sono quello di Ercole
e Iolao, che racconta della fondazione della cittadina di Agira,
storico luogo patrio del grande Diodoro Siculo, per mano
dell'eroe Ercole; quello della ninfa Ciane che si oppose al
rapimento di Proserpina, e infine quello di Dafni, cui le ninfe
insegnarono la pastorizia e Pan impartì la musica.